Ricominciare dopo un tumore al seno non è un percorso lineare. Lo so bene, ci sono passata anch'io. Si parla spesso di "nuovo inizio", ma la verità è che ogni giorno è un mix di emozioni, dubbi e piccoli momenti di forza che ti aiutano ad andare avanti. Questo nuovo anno potrebbe essere l'occasione per accogliere tutto questo, senza giudicarti, senza pretendere di essere diversa da come sei ora.
Dopo una diagnosi di tumore al seno, la vita cambia. Cambia il corpo, cambia il modo in cui ti guardi allo specchio, cambia il rapporto con gli altri. E quando il percorso di cura si conclude, non si chiude automaticamente quel capitolo. Rimangono le cicatrici, visibili o invisibili, e con loro una marea di pensieri e preoccupazioni. Forse ti chiedi se sarai mai più la stessa persona, se riuscirai a trovare un equilibrio, se riuscirai a convivere con l'assenza di ormoni che tanto influenzano il corpo e la mente. Ecco, lasciami dire una cosa: non sei sola in questo.
Io stessa mi sono trovata a fare i conti con un corpo che non riconoscevo e con emozioni che sembravano ingestibili. Ma una cosa l’ho imparata: prendersi cura di sé non significa tornare a quello che eri prima, significa accettare chi sei ora, con tutte le tue fragilità e la tua forza. Non è facile, ma ogni piccolo passo conta.
Un esercizio che mi è sempre stato utile è quello di scrivere e condividere. Non devi essere una scrittrice, basta un quaderno e una penna, una foglio word, una pagina sui social. Scrivi quello che senti, senza giudizio. Scrivi i tuoi desideri per questo nuovo anno, anche quelli piccoli, come prendere un caffè con un’amica o iniziare una nuova abitudine che ti faccia sentire bene. Non è una lista di cose da fare, è un modo per ascoltare te stessa.
E poi, non sottovalutare l’importanza del movimento e dell'attività fisica. Non parlo di impossibili diete o di trasformazioni radicali, ma di quei gesti che ti fanno sentire viva: una passeggiata, una lezione di yoga o pilates, un ballo improvvisato in salotto. Muoversi aiuta non solo il corpo, ma anche la mente. Ti dà l’energia per affrontare le sfide quotidiane e, a volte, per vedere le cose sotto una luce diversa.
Un'altra cosa che mi ha aiutata molto è stato trovare supporto. Che sia una psicoterapia, un gruppo di auto-mutuo aiuto o una persona di fiducia con cui parlare, condividere quello che senti è fondamentale. Io ho avuto la fortuna di incontrare altre donne che stavano affrontando il mio stesso percorso, e insieme abbiamo trovato un modo per sostenerci a vicenda. Quelle connessioni, quella comprensione senza parole, sono state una parte essenziale del mio processo di guarigione.
E sai cosa? Non c’è bisogno di avere tutto sotto controllo. Non devi essere sempre forte, sempre positiva. Ci saranno giorni difficili, ed è normale. Ma ci saranno anche giorni migliori, momenti in cui ti sentirai grata per quello che hai, per quello che sei riuscita a superare, per le persone che hai accanto.
Questo nuovo anno non è un obiettivo da raggiungere, ma un cammino da percorrere. Concediti il permesso di vivere questo cammino a modo tuo, con i tuoi tempi e le tue emozioni. Non importa quanto grandi o piccoli siano i tuoi passi, importa che siano i tuoi. E ricorda: non sei sola.