Come avrete capito, l'adolescenza è un argomento che amo profondamente. E amo moltissimo anche i libri di Matteo Lancini, in particolare il suo ultimo, "Sii te stesso a modo mio". Questo libro non solo mi ha affascinato, ma è diventato per me anche una occasione di specializzazione ulteriore. Ho scelto di creare questi post e articoli per sensibilizzare e condividere temi che ritengo interessanti e fondamentali.
La paura del fallimento è una delle emozioni più difficili da affrontare per gli adolescenti di oggi. Matteo Lancini, nel suo libro "Sii te stesso a modo mio", ci aiuta a capire come questa paura non sia solo legata agli errori personali, ma anche alla percezione pubblica amplificata dai social media e dal confronto continuo.
Oggi viviamo in una società che esalta il successo e la performance.
Gli adolescenti crescono con l'idea che debbano eccellere in tutto: a scuola, nello sport, nelle amicizie e persino nella loro immagine digitale. I social media peggiorano questa situazione, creando un ambiente in cui ogni errore rischia di diventare pubblico e permanente.
Lancini spiega che per molti ragazzi il fallimento non è solo un momento difficile, ma una vera e propria minaccia alla loro identità.
Pensateci: ogni errore o insuccesso può essere immortalato, condiviso e commentato. Non c'è da stupirsi che molti giovani vivano con l'ansia di non essere all'altezza.
Ma cosa possiamo fare per aiutare i ragazzi?
Lancini ci invita a cambiare prospettiva, a non considerare il fallimento come una tragedia, ma come un momento fondamentale per crescere.
Per prima cosa, è importante creare un ambiente dove si possa sbagliare senza paura di essere giudicati. I ragazzi hanno bisogno di sentirsi accolti, compresi e sostenuti, sia in famiglia che a scuola. Raccontare le proprie esperienze di fallimento è un ottimo punto di partenza: dimostra che sbagliare è normale e che dagli errori si può imparare.
Un altro aspetto cruciale è insegnare ai ragazzi che il loro valore non dipende dai risultati che ottengono. In una cultura che sembra premiare solo chi vince, è fondamentale spostare l'attenzione dallo scopo finale allo sforzo fatto per raggiungerlo. Questo aiuta a ridimensionare la pressione che molti giovani sentono addosso.
Lancini ci ricorda anche l'importanza di limitare il confronto sociale. I social media mostrano spesso solo una versione idealizzata della realtà, ed è facile sentirsi inadeguati confrontandosi con gli altri. Aiutare i ragazzi a sviluppare un senso critico verso ciò che vedono online è un passo fondamentale per proteggerli dalla paura di non essere abbastanza.
In fondo, la vita è fatta di successi e fallimenti.
Accettare questa verità – e insegnarla ai ragazzi – significa aiutarli a diventare persone più resilienti e sicure. Come dice Lancini, “accettare il fallimento significa accettare l’umanità”. E questa è una lezione che vale per tutti noi.