Ormoni Scomparsi, Vita Sconvolta:

Tra Dolore, Verità e Speranza

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Ci sono momenti in cui il corpo non è più tuo alleato, ma un campo di battaglia. Chi si sottopone a terapie anti-ormonali, come gli inibitori dell’aromatasi e gli LHRH agonisti, lo sa fin troppo bene. Perché il cancro non si limita a toglierti una parte di te, ma stravolge ogni equilibrio.

E tra le tante conseguenze, l’assenza di ormoni è uno tsunami che cambia radicalmente il modo in cui vivi, percepisci e senti te stessa.

Parliamoci chiaro: le parole non bastano per spiegare cosa significa affrontare i sintomi fisici legati alla soppressione ormonale. L’impatto è devastante.

Vampate di calore che ti avvolgono come un fuoco improvviso, insonnia che ti priva di quel sonno ristoratore che dà senso alle giornate, dolori articolari che trasformano ogni movimento in una piccola sfida. Poi c’è la stanchezza cronica, quella che ti fa sentire come se ogni passo fosse un peso, e la perdita di densità ossea, che ti ricorda che anche le fondamenta del tuo corpo stanno cedendo.

Ma il vero colpo lo senti sulla pelle, nei cambiamenti che non puoi ignorare: la pelle si assottiglia, i capelli perdono vigore, e il corpo sembra invecchiare più velocemente del tuo cuore. È un invecchiamento accelerato che non ha nulla di naturale.

E tutto questo non si limita al fisico, perché ogni sintomo lascia un segno anche nella mente.

L’assenza di ormoni è una rivoluzione silenziosa che trasforma il tuo stato psicologico. I cambiamenti di umore sono come montagne russe senza controllo: momenti di ansia acuta che si mescolano a un’irritabilità che non riconosci come tua.

La depressione si insinua piano, a volte come un’ombra leggera, altre come una presenza opprimente che ti spinge verso il basso.

La memoria, una volta tua fedele compagna, diventa inaffidabile, mentre la difficoltà di concentrazione ti fa sentire persa anche nelle cose più semplici.

E poi c'è quella costante sensazione di perdita: di energia, di vitalità, di chi eri prima.

E qui arriva la parte più difficile. Perché parlare della dimensione emotiva significa guardare in faccia tutto quello che queste terapie ti portano via. Non è solo una questione di ormoni, ma di come questi ormoni definiscono chi sei, cosa provi, come ti relazioni agli altri. La femminilità, la sessualità, la capacità di provare piacere: tutto viene messo in discussione. Non è facile descrivere quel vuoto, quella distanza che si crea tra il corpo e l’anima.

E poi c'è il grande tabù: la sessualità. Perché si parla troppo poco del fatto che l’assenza di ormoni non ti toglie solo il desiderio, ma rende ogni tentativo di intimità una sfida. La menopausa iatrogena è un muro contro cui sbatti ogni volta che cerchi di sentirti normale. Secchezza vaginale, dolore durante i rapporti, una sensazione costante di alienazione dal tuo stesso corpo.

E le soluzioni? Terapie locali che spesso sono dolorose, invasive, invalidanti. Come fai a sentirti desiderabile quando ogni gesto d’amore diventa una fatica, quando il piacere lascia il posto al dolore?

Questo stravolgimento è psicologicamente devastante. Ti trovi a dover rinegoziare il rapporto con il tuo corpo, con il tuo partner, con la tua idea di chi sei. Ti guardi allo specchio e non ti riconosci. Ti chiedi se mai potrai tornare a provare quelle sensazioni, se mai potrai sentire di nuovo di appartenere al tuo corpo.

E il mondo intorno a te? Raramente comprende. Perché queste cose non si dicono, non si condividono. Si tengono nascoste, lasciando le donne sole a combattere una battaglia che pochi vogliono vedere.

Eppure, anche in tutto questo, c’è una verità che non possiamo ignorare: il corpo non torna quello di prima.

Ma ciò che possiamo fare è non smettere di parlare, di raccontare, di urlare al mondo che anche questa è parte della malattia, anche questa è parte della vita. Perché solo così possiamo sperare di non sentirci più sole.

E poi c'è la speranza. La speranza è fatta di ricerca, di medici e ricercatori che ogni giorno lavorano instancabilmente per trovare nuove soluzioni. È fatta di passi avanti, di scoperte che possono sembrare piccole ma che per chi vive questa realtà sono enormi.

Non sei sola, anche se a volte tutto ti sembra buio. Ci sono persone, professionisti straordinari, che dedicano la loro vita a migliorare la nostra.

Se ti senti sopraffatta, senza speranza, chiedimi. Qualcuno bravo l’ho conosciuto. E forse, insieme, possiamo trovare quella luce che sembra essersi spenta.